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Sinechie

Le sinechie sono aderenze fra le pareti della cavità di un organo, esito di pregressi traumi o eventi flogistici. Possono essere endouterine o endocervicali, formatesi per esempio in occasione di interventi a carico della cavità uterina, curettage, raschiamento o IVG. Le sinechie possono essere più o meno tenaci e diversa è la loro sintomatologia.
Sono spesso causa di ipomenorrea cioè flusso mestruale scarso, o se particolarmente estese e tenaci causa di amenorrea o totale assenza di mestruazioni. Da sole sono in grado di provocare sterilità, causando la stenosi del canale cervicale o della cavità uterina, impedendo cosi la progressione degli spermatozoi o l’eventuale impianto dell’ovocita.

Isteroscopia

Attualmente il trattamento più efficace e meno invasivo per le Sinechie è l’Isteroscopia. I risultati sia in termini di normalizzazione del flusso mestruale sia di ripristino della fecondità sono ottimi. È particolarmente indicato in donne che hanno desiderio di gravidanze poiché basso è il rischio di recidiva. Dopo trattamento Isteroscopico, la restituito ad integrum della cavità uterina è pressoché assicurata.

Tecnica chirurgica

La sinechiolisi isteroscopica viene eseguita con gli strumenti ancillari che fanno parte del corredo essenziale dell’Isteroscopia Office. Il reale vantaggio consiste nella facilità di accesso alla cavità uterina e quindi nella possibilità di eseguire “a vista” la lisi. E chiaro che in caso di lesioni molto estese o antiche, molto dipende dalla quantità di mucosa vitale ancora esistente. Pur non di meno è possibile trattare le più svariate situazioni anche in tempi successivi sfruttando così la graduale ricolonizzazione da parte della mucosa residua.
Con l’Isteroscopia Office tutto ciò diviene più facile data la grande versatilità degli strumenti che consentono la ripetizione degli interventi senza dovere ricorrere all’anestesia generale. Nei casi aderenziali severi é consigliato l'impiego di procedure che non prevedano l'uso di energie, per non distruggere col danno termico parte dell'endometrio residuo (necessario per la colonizzazione della cavità), già estremamente scarso in tali situazioni. Nel trattamento isteroscopico delle asherman severe può essere utile programmare il controllo ecografico intraoperatorio, al fine di meglio orientare l'azione chirurgica e ridurre il rischio di perforazione uterina.