Il Tamoxifene (Kessar, Nolvadex) viene utilizzato come terapia complementare nel carcinoma della mammella. Le pazienti assumono questa sostanza anche per molti anni. Il Tamoxifene può causare una patologia proliferativa endometriale con un rischio aumentato di iperplasia con o senza atipie e di adenocarcinoma.
In queste pazienti lo studio ecografico della rima endometriale è fondamentale ma a volta non è dirimente.
Infatti con questa metodica viene analizzato lo spessore dell’endometrio: abbiamo già detto che il limite considerato accettabile di un endometrio in menopausa è di 4 millimetri, in questi casi per l’azione del farmaco tale limite andrebbe elevato.
Pur non di meno, date le condizioni fisiche e psicologiche di questa categoria di pazienti, si assiste ad una maggiore severità nei controlli: è per questo motivo che in presenza di un endometrio spesso viene consigliata l’isteroscopia. Quest’esame (in mani esperte) è sempre eseguibile e consente di identificare le varie situazioni.
La situazione più frequente è l’Atrofia Cistica accompagnata spesso da piccoli polipi. Questo spiega il rilievo ecografico di un maggiore spessore, però data la possibilità che ci sia un carcinoma endometriali è consigliabile anche in assenza di sanguinamento, eseguire sempre l’isteroscopia.
Non è superfluo ribadire che si tratta di un esame non invasivo, che non necessita nemmeno dell’uso dello speculum e che è applicabile a tutti i tipi di pazienti (spesso si tratta di nullipare anche con imene integro).